PARAFRASANDO QUA E LÀ

Spaccato di varia Umanità, interpretato nel segno del buon senso, della propositiva ironia, del fare "Pro", giammai del fare "Contro".

È indubbio che in questa fase, più che in altri momenti della nostra storia contemporanea, l’acuirsi degli eventi di guerra che si combattono in territori quasi a noi limitrofi, desta gravose preoccupazioni in merito a ciò che potrà avvenire.

In vero, l’informazione erogata dai media nazionali e di settore appare alquanto sistematica e puntuale talché, ad esempio, gli aggiornamenti continui permettono all’opinione pubblica di avere una visione generale sul divenire dei due conflitti che, al momento, interessano l’Europa più da vicino, ovvero quello Russo/Ucraino e quello della Striscia di Gaza.

Ciò detto, ne discende una considerazione, utile e, se vogliamo, configurabile anche di servizio. Cioé: ad un procedere lineare dei flussi di notizie che i media, nel loro insieme, riescono a diffondere, non sempre corrisponde un adeguato riscontro, in termini di valenza delle notizie divulgate, da parte della stessa opinione pubblica. Essa, sembrerebbe, assumere (nel caso di cui sopra) le notizie di guerra alla stessa stregua di qualsiasi altra informazione mediatica. Di fatto, ad esito della continuità di erogazione dell’informazione, la percezione dei destinatari  tende a consolidare uno dei rischi più problematici delle comunicazioni di massa di questo nostro tempo: il mancato distinguo tra ciò che è più importante (nella fattispecie, le questioni belliche in atto) e quanto possa esserlo, in questa fase, molto di meno (ovvero, le varie cronache della politica di consumo, il gossip, lo sport, e così dicendo).

In altri termini, la miscellanea delle informazioni diramate dai media, a fronte del debole filtro che, per varie ragioni, non connota adeguatamente i processi di discernimento del singolo fruitore degli stessi media, eleva il concreto rischio di assimilazione, ad esempio, dello spettro di una potenziale guerra nucleare tra potenze nazionali pronte a tutto per l’intento di fare valere le proprie ragioni, con  storie di coppie scoppiate o con  cronache mondane di questo o quell’altro ambiente.

Tale rischio, latente ed insidioso, è fortemente prevedibile, se non già in essere.

Sul cosa fare per ovviarvi, è onere complesso che, in ogni caso, resta in capo alle responsabilità di tutti noi!

                                                                                                                                                                  Giancarlo Caroleo