PARAFRASANDO QUA E LÀ

Spaccato di varia Umanità, interpretato nel segno del buon senso, della propositiva ironia, del fare "Pro", giammai del fare "Contro".

Di che si tratta? Cosa vuol dire? A cosa si riferisce?

Ebbene, ecco la quadra: dicesi V.A.G. l’acronimo che, ad esito del connotato della creatività, definisce un “Valore ipotetico” (V)  di “Attenzione consapevole” (A) nei confronti della “Generalità degli eventi” (G), di cui ciascuna Persona è titolare, in quanto tale.

E, cioè: l’indice, nella sua dimensione di indicatore di dinamiche di relazionalità, connota la valenza di sintesi dell’Essere, nel rapporto con il Saper Essere, contestualizzato, non contestualizato, decontestualizzato.

L’indice di V.A.G., nella sfera delle strutturazioni della logica di relazione, assume importante significato in rapporto ai processi di interazione personale, rappresentandosi contestualmente quale indicatore di criticità nelle dinamiche dell’integrazione socio/relazionale, comportamentale e di impatto con e verso “l’altro”.

Tra il serio ed il faceto, le manifestazioni di egocentrismo, di infantilismo, di dismaturità implementano l’Indice di V.A.G., atteso che la scala di riferimento più funzionale e rispondente al concetto pensato si imposta secondo il criterio della progressione e della proporzionalità: per ogni “x” che tenda a  “+x”, l’Indice di V.A.G. risulta crescente, debordando; per ogni “x” situazione in posizione mediana, invece, l’Indice di V.A.G. si stabilizza, determinando situazioni codificabili nell’alveo della normalità.

Ordunque, appare più che mai opportuno ragionarci su, riflettendo sul concetto stesso della definizione del suddetto Indice che, nella sua più propria definizione socio/comportamentale, rimanda alle Buone Pratiche di seguito elencate, giammai disuete ed improprie, semmai troppo poco perseguite e testimoniate:

-sii te stesso;

-rispetta l’altro;

-rispetta ciascuna Persona;

-sii perbene.

Insomma, non Vaggare (alias…andare sulla via del V.A.G.). Giammai!

Un saluto