LA TORPEDO BLU

Ritorna “La Torpedo Blu”, breve momento di piacevole revival di quei mezzi che hanno positivamente segnato una porzione del nostro vicino passato, rubrica che utilizza, per darsi un connotato, lo stesso titolo di una famosissima canzone del Maestro Gaber il cui valore, anche nel suo caso, il tempo non cancella!

 

 

Si fa un gran parlare di confort e benessere durante la guida: in effetti, la discriminante più macroscopica tra le auto di ieri e quelle odierne è la presenza, in queste ultime, per lo più diffusa e generalizzata, del condizionatore d’aria, al quale, direi, quasi nessuno vuole più rinunciare e, dico a giusta ragione!

E se, non si riscontra un revival anche “di fatto” che coinvolga le auto degli anni settanta/ottanta che, almeno, potenzialmente potrebbero tornare ad essere quelle “di ogni giorno”, è proprio perché in esse manca “la condizionata”…

Tanto detto, altra chicca dei tempi che furono, oggi pressoché disueta in tutti i modelli, è la presenza del divano anteriore, letteralmente scomparso nei primi anni settanta anche sui modelli che lo già lo montavano. Mi chiedo, quale possano essere le controindicazioni? Perché modelli di auto confortevoli non ce l’hanno più? Per quale recondita ragione i costruttori di oggi che, in vero, sono anche bravi a cimentarsi il recuperi ed in vintage, non pensano di rimontare un divano anteriore bello, comodo ed anche tecnologicamente avanzato?

Che dire, poi, della scomodità delle due poltrone, singole seppur anatomiche, che costringono nel loro angusto habitat, senza permettere nemmeno di transitare dall’una all’altra, atteso l’altrettanto tunnel di mezzo? Chissà!