LA TORPEDO BLU

Ritorna “La Torpedo Blu”, breve momento di piacevole revival di quei mezzi che hanno positivamente segnato una porzione del nostro vicino passato, rubrica che utilizza, per darsi un connotato, lo stesso titolo di una famosissima canzone del Maestro Gaber il cui valore, anche nel suo caso, il tempo non cancella!

 

 

Se ne vede qualcuno, ancora oggi, dimenarsi con agilità nel traffico cittadino, oppure tra le anguste curve delle strade interne che lentamente degradano verso le marine: è il mitico “Fiat 900 T Pulmino”, nella sua ultima versione, che alla fine degli anni settanta sostituiva le precedenti, rimanendo in produzione, addirittura, fino al 1986.

Quel mezzo, tutto italiano, ha qualificato per oltre vent’anni la storia del trasporto leggero, assumendo valenza di funzionale strumento  di lavoro per chi operava, all’epoca, nelle varie attività produttive e commerciali. Infatti, i suoi molteplici allestimenti si traducevano in utili soluzioni di servizio, indistintamente, per il trasporto delle persone e delle cose, così come anche per il trasporto integrato.

La sua ultima versione, appunto quella “900 T Pulmino”, a differenza delle precedenti, montava il motore della Fiat 850 Special di 903 cc, anziché il tradizionale 846 cc (che equipaggiava la 550 Berlina prodotta e commercializzata da FIAT fino al 68); inoltre, si presentava rinnovato nel cruscotto, nella fanaleria, nella calandra anteriore, per i paraurti e le maniglie degli sportelli non più in metallo cromato e, in ultimo, per i cerchioni precedentemente coperti dai classici “copponi”.

L’aspetto del mezzo era gradevolissimo e, soprattutto se di colore blu notte, si mostrava addirittura elegante e dai dettagli ricercati. La sua  revisione estetica si è avvalsa dell’utilizzo di componenti di altre autovetture di nuovo debutto per FIAT, come la 126 1 la 127, delle quali il nostro Pulmino montava, rispettivamente,  volante e cerchioni, fari e sede della calandra.

Quel meraviglioso veicolo, che oggi definiremmo “Tuttofare”, era oggettivamente funzionale, economico e versatile, ma anche solido, affidabile,  bello e gradevole alla vista. Anche a livello di confort ha avuto il pregio della qualità: infatti, il posto guida era ben collocato, la visibilità ottima, la strumentazione essenziale benché soddisfacente, comodissimi i sedili anteriori e posteriori. Vale la pena segnalare anche le sue versioni speciali come quella Caravan e Spiaggina che, in quegli anni, hanno svolto una loro utile funzione, accompagnando turisti e vacanzieri nei vari tour di quella Bella Italia di cui, oggi, noi tutti abbiamo nostalgia!

                                                                                                    Giancarlo Caroleo