Mi si perdoni l’ironia (che non guasta mai) se, poi, risulta essere è il giusto mezzo per cercare di rendersi conto di qualcosa che sembra, per davvero, inspiegabile, almeno a livello  della logica del buon senso!
Non è uno sproloquio. Solo una considerazione. Ecco il fatto.

Non pochi, utilizzando le “macchine di scrittura” (quelle dell’elettronica, in particolare), continuano a non badare alla tipologia della scrittura stessa, uniformandosi allo “stampatello” per scrivere ogni cosa. Già in un mio precedente articolo accennai a questo fenomeno che, al tempo, avevo intravisto come “tendenza”, anche se, non era remota l’idea che avessi potuto cadere in un errore di valutazione troppo… a favore di….
Oggi, avrei qualche riserva, nel merito!
Con facilità si continua a perseguire questo modus. Soprattutto da parte dei più giovani: si scrive sempre in maiuscolo. A prescindere da quello che si dice.
Non è un pretesto per parlare di qualcosa che appare banale. E’, a mio avviso, un fatto che, nel suo piccolo, potrebbe essere preoccupante. Se, come avrei ragione di potere ritenere, questa tendenza discendesse dall’abitudine di scrivere gli “sms”, i quali “sms” si digitano utilizzando la maiuscola o la minuscola (e, per tale cosa, non saprei, peraltro, individuare una causa o una motivazione), è comprensibile il perché, soprattutto i ragazzi, tendano a utilizzare sempre la stessa modalità per esprimersi. Ma, se l’origine di tale “fenomeno” fosse, ad esempio, la pigrizia di “cliccare” sul tasto che cambia il modo maiuscolo con il minuscolo, inibendo, ogni qualvolta lo si digiti, la funzione precedente, ci sarebbero buoni motivi per allarmarsi!
Parrebbe plausibile tale dubbio? E’ una esagerazione? E’ una paradossale spiegazione di un “fenomeno” che, forse, nemmeno esiste, trattandosi solo di una casuale consuetudine che ogni tanto si può rilevare sbirciando qualche scritto?
Spererei di si, anziché ritenere di dovere riflettere sul dubbio sopra esposto!
Infatti, se per davvero fossimo arrivati all’assurdo: avere noia di cliccare sul “tasto posto a sinistra” per cambiare il modo maiuscolo con il minuscolo, e viceversa, ci sarebbe poco da sperare, in tutto.
Vorrebbe dire: riconosciamo che l’inedia e l’indifferenza sono tali da indurre a “non fare caso” ad una cosa (in questo caso lo scrivere la lettera maiuscola dove ci vuole e la minuscola pure) che sembrerebbe quasi inutile. Insomma, sarebbe come affermare che, in fondo, basta dire ciò che si vuole dire, a prescindere dall’uso della maiuscola dopo un punto o per indicare un nome di città , e della minuscola per come le regole dello stesso scrivere  vorrebbero, si possa anche optare per una modalità “sempre maiuscola” (o sempre minuscola), indifferentemente Bla, bla, bla…
“Penso di essermi sbagliato. Ognuno cerca di scrivere come si dovrebbe…”. Sarà così? Me lo auguro!